Piccole idee per non farti sopraffare dalla depressione

Hai mai provato la sensazione di essere sotto un sasso, senza la minima voglia di opporre resistenza?

A me sta succedendo sempre più spesso e proprio in questi giorni, per la prima volta in vita mia, ho chiesto un aiuto medico per la depressione.

A breve dovrò recarmi alla prima visita ed il motivo è che non mi riconosco più, le cose che mi davano gioia sono sempre meno e quel piccolo filo di piacere è sempre più labile e fugace, è solo un ricordo.

Piango spesso, soprattutto perchè la vita ha smesso di interessarmi e non è facile tirare fuori quello che sento dentro, anzi quello che non sento più.

Non so se il percorso medico che mi ha consigliato la mia dottoressa di famiglia sarà utile o risolutivo, adesso mi sembra che questa cosa non passerà mai, ma intanto ho tante cose da fare: la famiglia, i figli, il lavoro e tante alte incombenze che devo comunque portare avanti anche se preferirei addormentarmi e non svegliarmi più.

Proprio per queste incombenze, che se ne fregano del mio stato d’animo, ho pensato di cercare informazioni da chi ci è già passato, da chi già convive con la depressione.

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Sono “inciampata” in un video di Jessica Gimeno che parla al TEDx Talks “TEDxPilsenWomen” di Chicago nel 2015.

Il titolo del suo TEDx è proprio “Come fare le cose quando sei depresso”, Jessica Gimeno non è un medico ma parla della sua esperienza personale, di come ha trovato i suoi piccoli trucchi per continuare a fare le cose fondamentali, 443anche quando la depressione la schiaccia a terra.

E’ proprio quello che stavo cercando in questo momento, se anche tu ne hai bisogno il video integrale l’ho messo qui sopra, ed ecco poi anche il mio piccolo sunto, ovviamente sono consigli pratici e non terapeutici, per quello ci vuole il medico.

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1. impara a conoscerti e a conoscere i sintomi della tua depressione

Per me i momenti più bui cominciano dopo il sentimento della rabbia impotente, il sentimento di annientamento e di delusione per quello che mi circonda mi assale sempre più spesso e dopo quelli arriva la depressione più nera.

Adesso che so cosa succede dentro di me devo capire se ci sono delle strategie che mi fanno sentire meglio, anche se pian piano è così che posso cercare di attaccarli, perchè come dice Jessica Gimeno, la miglior difesa è l’attacco.

E’ fondamentale capire cosa mi/ci serve, di cosa abbiamo bisogno quando siamo depressi per agire immediatamente, appena notiamo che sta iniziando uno di quegli episodi terribili, che sembrano senza ritorno.

2. Metti a fuoco le cose davvero importanti da fare

Le liste di cose da fare sono lunghe, ma di questo aspetto ho parlato spesso qui sul blog, siccome non possiamo fare tutto anche quando stiamo bene, figuriamoci quando stiamo male, identificare le cose davvero importanti è fondamentale.

Jessica Gimeno da un consiglio anche su questo punto, lei assegna una classifica a stelline sulla sua lista delle cose da fare, da 4 stelle per le cose più importanti, a 1 stella per quelle meno importanti.

Quando la depressione la assale ignora completamente tutte le incombenze che hanno meno di 3 stelle e si dedica solo ed esclusivamente alle cose essenziali.

3. Etichetta le cose da fare tra facili, medie e difficili e poi scegli bene

Abbiamo visto l’idea delle stelline per etichettare le cose improrogabili in agenda, ma Jessica Gimeno ha un altro sistema di etichettatura, che abbina a quello precedente.

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Ogni incombenza viene etichettata anche con i numeri da 1 a 3, i compiti più facili sono degli 1, ad esempio fare colazione o fare la doccia sono uno.

I compiti moderatamente difficile è un 2, mentre uno difficile è un 3, ad esempio terminare un compito di lavoro complesso o fare un colloquio con l’insegnante di un figlio stanno in quest’ultima categoria.

Quando arrivano i momenti bui concentrarsi sui compiti più semplici e portarli a termine da una sferzata di fiducia, man mano che si terminano i compiti uno si acquisisce la forza e la fiducia per affrontare pian piano i compiti di categoria superiore.

Un altro punto è di provare, ogni volta che è possibile, a trasformare le attività contrassegnate con un 3 in attività da 2 o da 1, ad esempio mezz’ora di palestra nei momenti bui è da 3, ma 10 minuti di allenamento o una camminata veloce la rendono più semplice.

Cercare di attaccare la nostra malattia da tutti i lati è importante, ma non si vince sempre, spesso vince lei alcune battaglie ma passin passetto e con una buona dose di resilienza si può migliorare e uscirne, o almeno lo spero!

P.S. lo sai che proprio oggi, 10 ottobre, è la Giornata Mondiale della Salute Mentale?

*** ATTENZIONE: se sospetti di avere problemi di depressione e non sei ancora in cura da un medico cerca subito un aiuto professionale. Questa è la prima cosa da fare.