6 regole d'oro per riciclare l'olio delle fritture Io non friggo molto spesso ma l’olio residuo della padella (o della friggitrice) è una bella scocciatura, insieme agli oli di scarto, ad esempio delle scatolette di tonno o altri cibi sott’olio.

 

L’unico olio che riesco a recuperare è quello delle mie amate olive taggiasche, è olio extravergine con un profumo di olive strepitoso e lo uso al posto dell’olio extravergine classico nelle ricette di pesce oppure per fare il pane, delle olive taggiasche non si butta via niente, molto meglio del maiale 😉

 

Allora, come dicevo, gli oli usati in cucina sono una bella scocciatura, non si riesce mai a capire bene cosa farne per non fare danni, purtroppo ancora moltissime persone li versano nello scarico o nel terreno, non facendo certo bene all’ambiente (e l’ambiente è il nostro patrimonio, nostro e dei nostri bambini e nipoti…), vediamo insieme come è meglio comportarsi:

 

1. lascia raffreddare l’olio nella padella e quando è freddo versalo in un contenitore di plastica, vanno bene le bottiglie vuote dell’acqua minerale o di altri liquidi ma vanno ancora meglio le tanichette da 3 litri dei detersivi per il bucato. Io li compro spesso al discount (sono piccole taniche bianche semitrasparenti) e quando ho finito il detersivo le lavo e le tengo per riempirle di nuovo detersivo “alla spina” oppure per altri usi come questo dell’olio usato.

 

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