Punture di vespe, api o calabroni: che cosa fare?

Ieri pomeriggio sono andata a prendere un pacco fuori in giardino e una vespa mi ha punto.

Non l’ho neppure vista vicina, mi sono resa conto della cosa solo per il dolore (che già conoscevo perché sono già stata punta in passato) e l’ho vista volare via.

E’ stata una puntura lampo e io non sono un soggetto allergico ma il dolore è comunque molto fastidioso, per fortuna ero a casa e ho potuto darmi subito qualcosa per risolvere il problema, se fossi stata fuori la cosa sarebbe stata ben più complicata!

Così mi è venuto in mente di raccontarti qual è la cosa che devi sempre tenere in borsa per queste evenienze, sia se in famiglia hai soggetti allergici, sia in caso contrario.

Tanto per cominciare bisogna fare una bella distinzione tra api, vespe e calabroni.

Prima di tutto le dimensioni sono diverse: l’ape è piccolina, massimo 1,3 cm., la vespa è già più grande e supera il centimetro e mezzo ma può arrivare fino a 2 cm., il calabrone è molto più grande e più aggressivo, arriva fino a 3,5 cm. di lunghezza.

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L’altra particolarità che distingue le api da vespe e calabroni, oltre alle dimensioni e alla minore aggressività, è il fatto che l’ape può pungere una sola volta perché il suo pungiglione è fatto in modo da restare conficcato nella cute, quando l’ape vola via lascia attaccato al pungiglione il sacco velenifero e anche un pezzettino di intestino e muore poco dopo.

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Per questo motivo le api pungono una sola volta e solo se ravvisano un vero pericolo per loro stesse o per l’alveare, vespe e calabroni possono pungere ripetutamente e non lasciano il pungiglione nella cute.

Quindi la prima cosa da fare dopo la puntura è controllare se c’è il pungiglione e toglierlo il più presto possibile con una pinzetta o un ago, cercando di non premere il sacco velenifero, altrimenti altro veleno andrà in circolo.

Se sapete che la persona punta è allergica al veleno degli insetti la cosa migliore è applicare ghiaccio e recarsi immediatamente al pronto soccorso, i sintomi della reazione allergica compaiono molto in fretta quindi non c’è tempo da perdere.

Se chi è stato punto non è mai stato punto prima è bene controllarlo per 4-6 ore dopo la puntura, soprattutto se è un bambino, per essere sicuri che non ci siano reazioni indesiderate oltre a quelle che appaiono localmente.

Come rimedio locale la cosa migliore è applicare immediatamente il gel astringente al cloruro d’alluminio, è un gel che si compra in farmacia e l’effetto astringente che limita moltissimo gonfiore, dolore e prurito ed è anche antisettico.

Altra cosa importante per l’imitare il più possibile la diffusione del veleno e del dolore è cercare di tenere fermi i muscoli della parte colpita, è meglio fare meno movimenti possibile altrimenti il bruciore tende subito a riacutizzarsi.

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Io l’ho applicato dopo pochissimi minuti dalla punture e in altri 2-3 minuti mi ha fatto diminuire quasi a zero il dolore, il gonfiore è stato minimo e il tutto si è risolto in fretta, malgrado il fastidio iniziale.

Il gel astringente va altrettanto bene sia per le punture di zanzare e pappataci, per quelle di pulci, zecche, cimici e anche ragni e scorpioni e meduse, d’estate è da tenere sempre in borsa!

L’unico inconveniente è che è piuttosto caro perché il prezzo è circa 16,00 euro per 50 ml …

Qualche tempo fa avevo usato lo stesso principio del potere astringente, avevo sostituito il gel con lo stick di allume di potassio, per le zanzare era ottimo ma per la vespa non ho avuto il coraggio di provare visto che non so quanto effetto fa rispetto al gel, ma potrebbe anche essere una buonissima alternativa 😀