come fare in casa l'aceto di mele

L’autoproduzione intelligente secondo me è quella che ti permette di fare delle cose in casa, ben sapendo quello che ci metti dentro, ma senza portare via troppo tempo.

Purtroppo non abbiamo più il tempo che avevano le nostre nonne, in realtà siamo sempre di corsa, quindi ben vengano le autoproduzioni che ci semplificano la vita, sia a livello di tempo che di soldini, e l’aceto di mele fatto in casa è una di queste.

L’aceto che compri al supermercato difficilmente è privo di additivi, come minimo contiene antiossidanti e solfiti, se invece lo fai a casa risparmi il costo e sai esattamente cosa ci metti dentro.

In realtà l’aceto si può fare con la polpa e gli scarti di tutti i tipi di frutta e di alcune verdure (ad esempio le carote e la zucca), se vuoi aggiungere anche polpa diversa alle mele puoi farlo tranquillamente, quindi tieni da parte tutti gli scarti di quello che è coltivato in modo biologico per sperimentare vari gusti di aceto.

La preparazione è FACILISSIMA ed è l’ideale da fare in estate quando la temperatura ambiente supera i 27-28° centigradi, è questa la temperatura giusta perché l’aceto cominci a fermentare, quindi puoi fare durante l’estate l’aceto per tutto l’anno, oppure in inverno puoi sfruttare il calore del calorifero per attivare la fermentazione mettendo l’aceto in divenire vicino ad un calorifero.

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Per fare cominciare ti servono questi ingredienti (che puoi moltiplicare a piacere per aumentare i litri di aceto in produzione):

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– un vaso o bottiglia di vetro (a bocca larga) da 2 litri

– 300 grammi circa di polpa e scarti di mele (o frutti misti), vanno bene anche bucce e torsoli purché biologici

– 3 cucchiai di miele

– 1 cucchiaio di aceto di mele (meglio se autoprodotto, ma va bene anche quello comprato all’inizio)

– 1 litro di buona acqua oligominerale

Prima di tutto frulla la frutta (se usi l’estrattore puoi riciclare gli scarti per il peso che ti serve) basta una frullata veloce con il minipimer o un frullatore con il bicchiere, in modo che il tutto si trasformi in una pasta morbida.

Versa la frutta frullata nel vaso di vetro, aggiungi il miele e l’aceto di mele, miscela gli ingredienti e aggiungi l’acqua facendo in modo che non arrivi a filo, ma lasciando un po’ di vaso libero in superficie.

Mescola ancora.

Non mettere il coperchio ma chiudi con una garza doppia, o un telo di stoffa di cotone, fermato intorno al collo del vado con un elastico.

Riponi il vaso con l’aceto al buio (oppure copri il vaso con alluminio per schermare la luce) e attendi per 10-15 giorni.

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Ogni tanto puoi mescolare con una bacchetta di legno in modo da ossigenare il composto stimolando ulteriormente la fermentazione.

Al termine di questo periodo il tuo aceto dovrebbe avere il profumo caratteristico ed essere pronto, elimina l’eventuale schiuma in superficie, filtra il composto e mantieni l’aceto in una bottiglia di vetro a chiusura ermetica, puoi conservarlo per 12 mesi in un luogo fresco e buio.

Sulla superficie dell’aceto può formarsi uno strato gelatinoso, la “madre”, e proprio su questa madre i pareri sono discordanti, di solito si dice di tenerla e riutilizzarla per far partire le acetificazioni future e migliorare l’aceto, ma c’è anche chi è del parare diametralmente opposto e porta a giustificazione spiegazioni scientifiche.

Io, se mi capita, non la conservo e l’aceto viene fuori lo stesso.

Se vuoi approfondire ti lascio due link interessanti da leggere: clicca qui e qui.