Trovare il modello di reggiseno giusto per me è già un impegno non da poco, rischiare anche di rovinarlo durante il lavaggio o non tenerlo nel modo giusto è un rischio che non voglio correre, così mi sono studiata quello che dicono gli “esperti” e ho trovato la mia routine perfetta.
ECO_logica
Come pulire lo schermo del computer e della tv al plasma o LDC
By Casa Organizzata in ECO_logica, L'angolo del risparmio No Comments Tags: computer, pulire, pulizie, schermo, televisione
Siamo sempre in mezzo a schermi di tutti i tipi ma con questi ultra piatti c’è sempre il rischio di non pulirli nel modo giusto, la paura di rovinarli c’è sempre.
In realtà è facilissimo, basta seguire poche accortezze per avere sempre gli schermi del pc e delle Tv al plasma o LCD puliti e luminosi.
Sai che la polvere sulla superficie degli schermi rovina anche la nostra esperienza visiva?
Nei negozi si trovano spray di tutti i tipi per questa incombenza, personalmente odio quell’odore di chimico che lasciano in giro per la casa e preferisco il solito faidate anche per questo tipo di detergente.
La prima cosa da fare è staccare la spina, questa è una regola importantissima quando ci accingiamo a pulire qualsiasi apparecchio elettrico e la TV o il PC non fanno eccezione.
Quando la spina è staccata ti basta prendere questi ingredienti che sicuramente hai già in casa:
– acqua distillata (va benissimo anche quella oligominerale che si beve).
– aceto bianco di vino o aceto bianco di alcool, quest’ultimo non ha il forte odore di aceto di quello classico quindi se l’odore dell’aceto di da fastidio è la scelta ideale.
– due panni in microfibra.
Un panno va bagnato e strizzato a fondo con una soluzione di acqua distillata e aceto bianco al 50%, l’altro si tiene asciutto per il momento dell’asciugatura.
Prima passa il panno appena umido sullo schermo e sulla plastica tutto intorno, comincia dal centro dello schermo e allargati a spirale.
Quando lo schermo e il contorno sono ben puliti passa il panno asciutto, asciuga bene e lascia passare 15-20 minuti prima di inserire la spina e ricominciare ad usare l’apparecchio.
Questo è il sistema migliore e più economico per pulire le TV e i computer, sia fissi che portatili, io lo uso ormai da anni e non compro più nessun prodotto apposito a parte degli ottimi panni in microfibra.
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Come profumare la casa per Natale
By Casa Organizzata in ECO_genitori, ECO_logica, Varie No Comments Tags: cannella, casa, deodorante, Natale, profumi, spezie
Le feste natalizie sono in arrivo e il profumo caldo tipico del Natale ci riporta bambini ma come cavolo si immerge la casa in questi odori meravigliosi?
L’ideale è prendere un bell’albero vero (rigorosamente in vaso), addobbarlo con fette di agrumi essiccati, biscotti, stecche di cannella, chiodi di garofano, anice stellato e cominciare a cucinare dolci natalizi.
Purtroppo difficilmente se ne ha il tempo ma non è il caso di rinunciare all’atmosfera giusta!
Niente panico, basta conoscere qualche trucchetto e ricetta adatta e io ne ho due da condividere
La prima è la più semplice, bastano delle arance (o anche dei mandarini) e dei chiodi di garofano per fare i Pomander da appendere in giro per la casa con dei bei nastri rossi.
Il procedimento completo per farli lo trovi cliccando qui.
Il secondo sistema per avere in casa il tipico profumo di Natale è unire un po’ di frutta e spezie tipiche dell’inverno e farle scaldare sul fuoco.
Tranquilla non serve il camino, basta anche il piano cottura.
Prendi una pentola capiente e metti dentro:
– 2 o 3 stecche di cannella
– 1 arancia che avrai fatto a fettine
– 2 cucchiaini di polvere di noce moscata
– 4 o 5 chiodi di garofano
– 2 o 3 anici stellati
– 1 rametto di abete
– 6 o 7 fettine di mela
Metti il diffusore sul fuoco con il gas al minimo, appoggia la pentola, aggiungi uno o due bicchieri di acqua e aspetta pochi minuti, il profumo natalizio di spezie e di resina si diffonderà subito.
E’ un’idea carina anche per un regalino: basta mettere tutti gli ingredienti in un barattolo, le fettine di mela dovranno essere essiccate, aggiungere l’etichetta con le istruzioni e un bel fiocco.
Come ridurre l’inquinamento dentro casa
By Casa Organizzata in ECO_genitori, ECO_logica, Post sponsorizzato 1 Comment Tags: casa, ecologia, ecomamme, famiglia, inquinamento, ricerche, salute, sponsor
L’aria dentro casa è spesso più inquinata di quella esterna, ci crederesti?
Eppure è proprio così, sia per l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che per Altroconsumo, nei mesi scorsi l’associazione ha rilevato che è tutto vero facendo un test su 14 appartamenti tra Milano, Genova e Roma, tre tra le città più trafficate dal punto di vista delle auto circolanti e dello smog.
Ma cosa cavolo c’è di così pericoloso nelle nostre case? I responsabili sono soprattutto i mobili, le vernici, i troppi oggetti accumulati e il microclima inadeguato favorito dal fatto che apriamo sempre meno le finestre per arieggiare e magari stendiamo in casa invece che all’esterno.
Le sostanze peggiori sono essenzialmente quattro:
- Formaldeide
- Fumo di sigaretta
- Polveri sottili
- Muffe
Una di queste sostanze possiamo eliminarla facilmente: per il fumo di sigaretta basta non fumare MAI in casa o, meglio ancora, smettere di fumare del tutto. In questo modo ne gioviamo tutti in famiglia e risparmiamo anche.
Le altre tre cosette sono un pochino più rognose.
Per le muffe alcune cose da fare ci sono, la prima è quella di non stendere dentro casa, se non hai uno spazio esterno (ultimamente molti condomini vietano di stendere sulla facciata) valuta l’acquisto di un’asciugatrice, io non amo particolarmente questo elettrodomestico ma in questo caso mi sembra la scelta migliore.
La seconda cosa da fare è valida per tutti e tre i punti, è importante arieggiare spesso tutte le stanze e quando è possibile far entrare i raggi del sole che disinfettano in modo naturale.
Altre due cosine semplici che si possono fare sono:
- piazzare strategicamente alcune piante da interni che mangiano, letteralmente, le emissioni nocive. Persino la NASA ha fatto uno studio in questo senso e funzionano davvero, tra quelle più facili da gestire e belle da vedere ci sono: la sanseveria, l’aloe (che puoi usare anche per salute e bellezza), la dracena marginata, la dracena deremensis e la palma di bamboo.
- ridurre il consumo di detersivi chimici a favore di quelli ecologici o autoprodotti. Di idee e ricette per detersivi fai da te ce ne sono a milioni quindi hai solo l’imbarazzo della scelta.
Per formaldeide e sigaretta, a parte tenere le finestre aperte il più possibile (ovviamente nelle ore meno a rischio di smog della giornata, soprattutto se abiti in centri molto trafficati) bisognerebbe rivedere l’arredamento di casa scegliendo mobili e tinture naturali senza solventi chimici e colle. Purtroppo questo rimedio è difficile da mettere in pratica, al massimo è possibile pian piano cambiare un arredo per volta se la casa è già completa. Con la crisi non è per niente facile prevedere una ristrutturazione di questo tipo in una volta sola.
Se invece devi cambiare casa e anche tutto il mobilio ricordatene al momento dell’acquisto e dei lavori edili.
Una ulteriore alternativa a ristrutturazioni profonde è l’uso di un purificatore per l’ambiente.
In commercio ce ne sono tanti ma visto che la spesa non è indifferente meglio scegliere subito la tecnologia migliore e dopo attenta analisi secondo me la tecnologia migliore ce l’ha il nuovo Dyson Pure Hot+Cool Link:
1. Purifica, riscalda e raffresca rimuovendo il 99,95% degli allergeni e delle particelle inquinanti presenti nell’aria, di dimensione fino a 0,1 micron.
2. TECNOLOGIA JET FOCUS Riscaldamento direzionato per un flusso d’aria potente a lungo raggio. Riscaldamento ad ampio raggio per una proiezione diffusa che miscela l’aria circostante.
3. TECNOLOGIA AIR MULTIPLIER™ Nessuna pala. La tecnologia Air Multiplier permette di proiettare un flusso d’aria ininterrotto e a lungo raggio.
4. DYSON PURE COOL LINK APP Analizza, purifica e comunica automaticamente i dati all’App Dyson Link, consentendo di effettuare il controllo dell’ambiente a distanza.
5. FILTRO HEPA 360° Il filtro HEPA 360°, sigillato in fibra di vetro, rimuove dall’aria le particelle ultrafini, inclusi pollini e batteri.
6. TELECOMANDO Permette di regolare fino a 10 livelli di ventilazione/purificazione e di impostare la rilevazione automatica del livello ottimale di purificazione per l’ambiente circostante.
7. CERTIFICAZIONE QUIET MARK Silenziosità certificata per una migliore qualità acustica.
Io me lo segno sulla lista di babbo Natale!
5 validi motivi + 1 per autoprodurre cosmetici in casa
By Casa Organizzata in Controcorrente, ECO_bellezza, ECO_logica No Comments Tags: autoproduzione, cosmesi, cosmetici fai da te, Guest Post
Oggi ospito un guest post molto interessante, è scritto da Khadi di Sonobio… A modo mio che è diventata un’esperta di autoproduzione cosmetica (e non solo) e ce la racconta suo blog ormai da alcuni anni.
Ma perché cominciare questo cammino? Ecco 5 motivi + 1…
<< Da oltre sei anni autoproduco in casa quasi tutto quello che mi spalmo. Prima di iniziare a farlo, non avrei mai immaginato di riuscirci perché sono una che non ama darsi da fare in casa.
Non lo faccio apposta, ma non sono portata per fare la casalinga e lo so!
E’ che, per formazione, non ero preparata a trovarmi catapultata in questo ruolo e dover gestire una casa. Avrei potuto gestire uno studio tecnico, un cantiere, uno sportello comunale di edilizia privata o una classe universitaria, ma la casa e l’economia domestica non erano settori di mia competenza. Sono nata donna e questa cosa mi è sempre piaciuta, ma non avrei mai immaginato che poi nella vita sarei diventata moglie e madre e anche, per giunta, casalinga e quindi non mi sono formata per questo, non ho studiato e non ho mai pensato che fossero necessari degli stage, per esempio, a fianco di mia mamma o di una zia.
Invece poi, ad un certo punto della mia vita, sono cambiata ed ho deciso di vivere in un modo diverso. E quello che a me sembrava una stranezza, è tornato ad essere di colpo naturale, dolce e rilassante.
E l’autoproduzione fa parte di questo nuovo progetto di vita, proteso a ridurre gli sprechi, selezionare con criterio e consapevolezza ciò che ci si vuole spalmare addosso e ciò che si vuole evitare, selezionare cosa si vuole mangiare, sapere come si vuole vivere e cercare di conseguire lo stile di vita scelto a prescindere da condizionamenti sociali, bisogni indotti e false credenze metropolitane.
Nonostante la mia scelta, non mi ritengo una “fissata” dell’autoproduzione, né tantomeno un’integralista dell’ecobio, e quando trovo prodotti che ritengo validi e relativamente economici sostituisco volentieri una o due ore di lavoro (perché di lavoro pur sempre si tratta ed io, nonostante tutto, resto sempre un po’ allergica al lavoro manuale!) con un prodotto decente già fatto e confezionato e capisco perfettamente tutte quelle donne che, lavorando magari fuori casa, pur volendo, non riuscirebbero proprio a trovarlo il tempo per autoprodursi un deodorante o una crema.
Eppure, se nonostante la mia leggendaria pigrizia e le mie discutibili doti organizzative ho deciso di intraprendere questa strada è perché sono spinta da una forte motivazione, che posso riassumerti essenzialmente in cinque schematici punti oggettivi e uno molto più intimo, da psicanalisi fai da me pure quella.
1. Leggere le etichette dei cosmetici non è cosa facile e quindi la maggior parte della gente non sa cosa c’è davvero dentro i cosmetici che acquistiamo e ci spalmiamo addosso. Si parla di prodotti parben free, sless free, gluten free o alcool free, ma chi ha l’ardire di mettersi a consultare la letteratura di settore si accorge presto che queste diciture non sono altro che specchietti per le allodole e un modo come un altro per vendere di più.
Con un prodotto fatto in casa, invece, sappiamo esattamente cosa c’è dentro, perché lo decidiamo noi.
2. Da qualche anno a questa parte è finalmente possibile acquistare a basso prezzo anche nei supermercati ottimi prodotti, ma non sempre però questi prodotti bio in commercio fanno esattamente al caso nostro.
Il prodotto fatto in casa invece possiamo personalizzarlo secondo le nostre esigenze e i nostri gusti. Per esempio partendo da uno stesso semplicissimo preparato di base possiamo autoprodurre pomate di vario tipo, modificando solo l’aggiunta di un olio funzionale atto a trasformare il nostro preparato di base in una pomata cicatrizzante, antismagliature, anticellulite, lenitiva o antimacchia.
3. Autoproducendo un cosmetico in casa possiamo di calibrarlo quanto più possibile su di noi, evitando tutti gli ingredienti che possono dar fastidio alla nostra pelle (e magari non a quella di un altro) e inserendo quelli adatti alla nostra cute.
4. Non tutti sanno che i prodotti in commercio hanno comunque una scadenza che a volte parte dal momento in cui apriamo la confezione.
Quando la confezione non è palesemente sigillata però non sappiamo se qualcuno l’ha già aperta prima di noi, se ha subito sbalzi termici che ne hanno alterato le caratteristiche e ne hanno annullato l’efficacia etc.
5. Nonostante autoproduca la maggior parte dei cosmetici che uso e nonostante ne usi pochissimi rispetto a quanti se ne usano mediamente, mi ritrovo spesso con bustoni di flaconi in plastica vuoti, opportunamente lavati e disinfettati che non riesco a riciclare e che devo smaltire.
Non oso immaginare quanta plastica di scarto produca mediamente una famiglia, ma dobbiamo ricordare che la plastica non è biodegradabile e lo smaltimenti dei contenitori richiede ulteriore energia per riciclarli.
E se pensi che tutti questi motivi secondo te non sono sufficienti, capirai invece il motivo psicologico più o meno inconscio che viene a galla solo in intensi momenti di confidenze tra donne come questo: rendendomi conto di non essere all’altezza del mio compito di casalinga modello, cerco di compensare come posso creandomi in casa il mio piccolo laboratorio cosmetico per darmi un’alternativa che costituisca una scusa – valida solo ai miei occhi – per giustificare tutto il macello che c’è, i piatti non fatti, le montagne di panni non piegati ammassate sullo stendino e il disordine diffuso.
Almeno, proprio come una donna in carriera, posso sempre dire: e vabbè, ho da lavorare io, sono occupata, mica posso perder tempo a lavar piatti e spazzare a terra eh!
Ti garantisco però che ne vale davvero la pena! Fidati! >>
khadi
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Tutti i segreti per organizzare la dispensa e i pasti di famiglia
By Casa Organizzata in ECO_logica, il metodo casa organizzata No Comments Tags: cucina, dispensa, organizzazione, planning, spesa
Organizzazione è la prima parola che trovi atterrando qui, in realtà l’idea è di puntare ad un tipo di organizzazione semplice per tutte noi, anche se lavoriamo fuori casa, che ci permetta di riuscire a far tutto in poco tempo e senza affanni.
Autoproduzione: come fare in casa il tonno sott’olio
By Casa Organizzata in ECO_logica, Menu 3 Comments Tags: autoproduzione, Menu, tonno
Siamo abituati ad aprire la scatoletta di tonno senza neppure pensare che dentro c’è spesso troppo sale e c’è il rischio che l’olio usato non sia dei migliori. Salvo per alcuni nuovi prodotti con olio extravergine d’oliva, più sicuri ma molto molto cari.
Cura i tuoi denti in modo naturale: guida completa alla salute di denti e gengive
By Casa Organizzata in ECO_bellezza, ECO_logica, Scaffale No Comments Tags: denti, dentifricio, gengive, libri, salute
Nei giorni scorsi ho ordinato su Amazon questo libro molto interessante di Nadine Artemis, una aroma terapeuta americana, che si intitola proprio “Cura i tuoi denti in modo naturale. Guida completa alla salute di denti e gengive”.
Cure naturali e aromaterapia sono una mia fissazione quindi appena ho visto questo libro ho deciso di comprarlo e mi sono tuffata nella lettura.
Devo ammettere di essere molto fortunata con i denti, il dentista mi vede pochissimo perché difficilmente ho problemi anche se non sono una fissata dell’igiene orale, mi lavo i denti più volte al giorno e passo lo scovolino quando mi ricordo o ne sento il bisogno ma senza troppo affanno.
Da alcuni mesi ho scoperto con piacere lo spazzolino elettrico che effettivamente pulisce in modo più completo, abbinato all’idropulsore.
I suggerimenti contenuti nel volumetto sono fondamentalmente otto, con tanti approfondimenti medici, compreso una parte di consigli su come valutare il dentista a cui ci affidiamo.
Un’altra sezione molto utile è quella al capitolo 3 che spiega cosa contengono i comuni dentifrici con una guida approfondita sulle varie sostanze che ci mettiamo in bocca (e ingeriamo, anche se in minima parte) ogni giorno.
“Esponetevi alla luce del sole per un tempo sufficiente o assumete integratori di vitamina D3”
Le 8 mosse consigliate dall’autrice per mantenere i denti sani dimenticando dentifrici e collutori da supermercato sono queste, ognuna ben spiegata nel libretto:
1. Lo sciacquo al sale
2. Pulire la lingua
3. Spazzolare le gengive
4. Lucidare i denti
5. Controllare i margini gengivali
6. Filo interdentale
7. Sciacquo finale
8. Trattamento extra per le gengive (irrigazione orale)
Io ho già cominciato a metterle in pratica, alcune le facevo già e ho integrato con quelle che erano nella mia routine, le fanno anche i bambini perché sono semplici, i miei sono già grandicelli, per i più piccoli ci vorrà un pochino di aiuto finché non hanno imparato.
Il libro è molto interessante e te lo consiglio, il prezzo di copertina è 11,50 euro ma su amazon costa meno di 10 euro e quando l’avrai letto potrai passarlo ad amiche e parenti, io con i libri più utili, quelli che possono essere interessanti per le persone che conosco, faccio spesso così.
Recensione Dyson Cinetic Big Ball: l’aspirapolvere perfetta!
By Casa Organizzata in ECO_logica, Post sponsorizzato, Varie 2 Comments Tags: aspirapolvere, Dyson, recensioni, sponsor
Finalmente, settimana scorsa, sono riuscita a tirare fuori dalla scatola la mia aspirapolvere Dyson Cinetic Big Ball AnimalPro nuova fiammante (quella di cui ti ho accennato qui).
Lo spacchettamento dei prodotti Dyson è sempre una bella sorpresa e così ho fatto un video a metà tra una recensione e la cronaca dell’apertura dello scatolone. Lo trovi in fondo al post ma prima ti racconto cosa ne penso dopo averla provata per oltre sette giorni, che sono il tempo minimo per capire bene punti di forza e criticità di un prodotto complesso e iper-tecnologico come questo.
Sai che ormai sono una amante delle aspirapolvere Dyson, conosco tutte le caratteristiche delle versioni cordless e di quelle a traino e ne ho una per tipo. Malgrado questo le nuovissime idee che sono state introdotte in questo modello mi hanno lasciato a bocca aperta.
Prima di tutto il tubo di aspirazione, c’è un nuovo snodo ancora più maneggevole di quelli dei modelli precedenti, è completamente snodato e può ruotare per arrivare in qualsiasi punto della casa, anche i più problematici. A corredo c’è anche il nuovo tubo più lungo e ancora estensibile fino 1,25m.
Il corpo non è leggerissimo ma è molto compatto e ha una grossa maniglia per poterlo afferrare senza problemi, in più è fatto con la nuova forma a “palla” così quando è appoggiato sul pavimento non si deve più tirare su, neppure se ci sono ostacoli perché sembra l’omino “sempreinpiedi” di quando ero bambina, torna dritto da solo e con le ruote diventa leggerissimo.
Non ci sono più filtri, né da lavare, ne tantomeno da cambiare ma la sicurezza per le emissioni pulite e per i problemi di chi è allergico è la stessa di sempre e resta costante e, ovviamente, Nessun sacchetto, nessuna perdita di aspirazione.
La parte del serbatoio è completamente trasparente per controllare il livello della sporcizia, è più capiente e si stacca da corpo con un solo gesto e una sola mano (nel mio video lo vedrai), stessa cosa per lo svuotamento, basta una sola mano e dentro al serbatoio c’è un ulteriore cilindro che scorre facendo fuoriuscire completamente la polvere senza necessità di toccarla con le mani in nessun modo.
Questa è una cosa che a me interessa tanto, siccome ho cani, gatti e bambini in casa dentro al serbatoio mi ci finisce di tutto, compresi peli e capelli e tirare fuori il tutto per svuotare non è mai semplice, questa nuova caratteristica mi risolve un bel problema pratico!
Dopo aver scansionato corpo e tubo passiamo alle spazzole, nella versione che ho io “AnimalPro” le spazzole in dotazione sono 6, tantissime anche per Dyson.
Ce n’è una per ogni utilizzo:
Turbospazzola in fibra di carbonio
Spazzola motorizzata con filamenti in fibra di carbonio. 100% di maggiore forza pulente per permettere alle setole di penetrare più in profondità nei tappeti.
Spazzola Musclehead
Si auto-regola a seconda del tipo di pavimento ed ha un profilo basso per pulire sotto i mobili. Sui pavimenti rigidi, la Air Muscle si comprime automaticamente – mettendo in contatto le setole con il pavimento – per rimuovere i detriti dalla superficie. Quando si puliscono i tappeti le setole risalgono, scoprendo i bordi a doppia modalità che rimuovono la polvere.
Spazzola per le scale
Con la dimensione adatta per la pulizia degli scalini.
Spazzola Multifunzione
Bocchetta tessuti + pennello.
Spazzola Parquet Snodabile
Morbide setole in nylon rimuovono delicatamente la polvere. Il suo profilo
ultra-sottile consente di pulire anche negli spazi più difficili da raggiungere.
Turbospazzola Anti-Grovigli
L’unica turbo-spazzola che evita la formazione di grovigli. É dotata di testine contro-rotanti che rimuovono lo sporco e i peli sia dai tappeti che dai divani. Mai più grovigli.
Insomma, voto per le spazzole: 10 perché ce n’è una per ogni uso e se per caso non hai le scale da pulire a casa (io ce l’ho!) sono sicura che potrai trovare altri usi interessanti per questa spazzola.
In occasione dell’uscita del Cinetic Big Ball ho una buona notizia per te se stai pensando di comprare l’aspirapolvere migliore, uno sconto del 30% per comprarla direttamente dallo shop Dyson.
Clicca il bottone giallo qui sotto e richiedi il coupon, puoi richiederlo fino al 30 luglio 2016. I tempi sono stretti ma lo sconto è ottimo, non lasciartelo scappare.
Allarme zecche: come eliminarle nel modo più sicuro
By Casa Organizzata in ECO_genitori, ECO_logica, Varie No Comments Tags: Parassiti, zecche