Consigli per comprare online in tempo di coronavirus

In questo periodo di isolamento estremo e di acquisti rarefatti offline, la rete è spesso un’ancora di salvezza.

Prima di tutto per imparare l’arte dell’arrangiarsi con quello che si ha già in casa, provando anche a fare autoproduzione, un’arte che ci può aiutare e tanto durante questo isolamento.

In seconda battuta per poter comprare quello che serve in famiglia, senza uscire.

L’obiezione che viene alla mente è di cercare di far viaggiare il meno possibile i corrieri, in realtà loro viaggiano ugualmente e i nostri acquisti possono essere un’ancora di salvezza per quei negozi, che hanno attivato la vendita online, e che sono adesso in grande difficoltà.

In realtà in questo periodo lo siamo tutti in difficoltà, per un verso o per un altro, ma comprare online è una piccola boccata d’aria anche per noi, grandi e piccoli, ovviamente finché basteranno i soldini…

Non starò qui a dirti di comprare qualunque cosa, ma quello che è indispensabile per me può non esserlo per te e viceversa, in questi giorni si è fatto un gran parlare del divieto messo in atto da alcune catene della grande distribuzione sul materiale scolastico, penne, quaderni e pennarelli, inquadrati come beni non necessari.

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Se hai bambini e ragazzi che vanno a scuola, ma anche bimbi più piccoli che hanno bisogno di giocare e disegnare, già sai che pennarelli, quaderni e affini sono beni molto necessari, non come il cibo ma quasi.

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Ad altre persone è stato impedito di acquistare sacchi di pellet, anche in questo caso per chi ha il riscaldamento a pellet sono beni di prima necessità.

Insomma, pare che questa idea dell’impedire l’acquisto di alcuni generi di prodotto sia una interpretazione personale fatta da alcune insegne della grande distribuzione, attuata a loro giudizio e senza una uniformità.

Qualcuno ipotizza che sia per non fare concorrenza ai piccoli negozi che sono chiusi in questo periodo, anche questa a me sembra una spiegazione molto ingenua, i negozi chiusi sono sicuramente in grave difficoltà ma questa forma di “concorrenza” sicuramente non li aiuta in alcun modo, nè adesso nè in futuro, a poter ripartire e a non morire per il lock down.

Gli acquisti online invece possono aiutare i piccoli negozi che sono stati lungimiranti prima, attivando anche un e-commerce, oppure sono riusciti ad organizzarsi adesso, se non proprio con un negozio online almeno con un servizio di consegne almeno nella zona locale di attività.

Quindi per tutti ben vengano gli acquisti sfogliando cataloghi di vendita per corrispondenza, siti e canali social dei negozi da cui già siamo abituati ad acquistare in rete, e ben venga la ricerca dei servizi di consegna a domicilio attivata dalle attività commerciali che abbiamo intorno alla nostra residenza.

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consegna a domicilio gratuita COVID

Qui dove abito io tanti si sono organizzati in questo senso, dalla gelateria artigianale fino ad una coppia di sorridenti macellai che si sono incaricati di consegnare gratuitamente anche i prodotti dei negozi vicini oltre ai loro: farmaci, prodotti per la casa, ortofrutta e alimentari freschi e conservati di tutti i tipi.

Ricapitolando: il mio pensiero è che i corrieri girano in ogni caso, quindi non acquistando online quello che ci serve davvero non cambiamo le cose, ma per i negozi grandi e piccoli questa può essere una boccata d’aria tra chiudere definitivamente e resistere fino a quando sarà passata la bufera.

Tu cosa ne pensi?

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