Non so se l’ho mai detto chiaro e tondo ma io sono una cliente appassionata su Amazon, nel corso degli anni ho comprato davvero tantissimi oggetti, anche cose che di solito non si pensa di acquistare online, come apparecchi sanitari, elettrodomestici e anche abbigliamento e prodotti alimentari sia per me che per i miei figli.
Controcorrente
Come insegnare ai bambini l’economia e il valore dei soldi
By Casa Organizzata in Controcorrente, Post sponsorizzato, Varie No Comments Tags: economia, educazione, figli, paghetta, soldi, sponsor
Quando ero bambina bramavo una paghetta da amministrare in autonomia mentre mio padre non ne voleva sapere.
Non sono mai riuscita a convincerlo.
Invece come mamma penso che sia estremamente importante che i bambini prendano confidenza già da piccoli con i concetti dell’economia e con il valore ed il significato dei soldi.
Al giorno d’oggi sono abituati ad avere troppo senza fatica e senza attese, cerchiamo di offrirgli tutto quello che desiderano appena lo desiderano ma questo non fa che confonderli sul valore delle cose e su come funziona l’economia, anche quella familiare.
Una delle cose che mi sono prefissata come genitore è di parlare con i miei bambini, di dirgli sempre la verità spiegandogliela in modo che possano capirla per quanto piccoli, di rispondere alle domande (anche quelle in cui le risposte mi sembrano poco adatte alla loro età) nel modo più franco e leale possibile.
L’economia però è difficile anche per noi grandi, è difficile capire come funzionano i soldi, rispondere solo alle loro domande spontanee non basta, tante parole passano nelle conversazioni familiari, i bambini le sentono ma magari non è il momento di fare domande e così le conosco ma non ne capiscono il significato.
Pensa che ci sono due disegni di legge in esame in questo periodo proprio per cominciare ad insegnare ai ragazzi l’educazione finanziaria.
Ma è importante cominciare anche in famiglia, per favorire un corretto rapporto con il denaro già da piccoli, ecco qualche suggerimento:
1. dopo la paghetta il regalo più utile è un salvadanaio, è bellissimo il classico porcellino ma per capire che risparmiando il gruzzoletto cresce l’ideale è un salvadanaio trasparente o di quelli che hanno le tacche con le cifre o quelli con il contatore digitale.
Dopo aver scelto il salvadanaio giusto, bisogna insegnare che di ogni gruzzoletto che arriva, bisogna scegliere una parte che si può spendere liberamente e un’altra da mettere dentro il salvadanaio, per metterla da parte ed accumularla, per risparmiare o per esaudire in seguito un desiderio più grande.
2. Giocate insieme al mercato, comprando e vendendo.
Io lo facevo spesso, lo facevo persino in spiaggia con la mia nonna, ogni pietra era un ortaggio e io vendevo e davo i resti, per finta, ma l’ideale è farlo anche con le monete vere per imparare a conoscerle e a fare le equivalenze tra monete grandi e monetine.
3. Spiegagli come funziona la banca.
Loro pensano che basti andare in banca per farsi dare soldi senza limitazione e senza sforzo, stessa cosa con bancomat a carte di credito.
Purtroppo non è così, raccontarglielo gli farà perdere l’aura di magia ma gli farà acquisire consapevolezza per capire che i soldi non nascono sugli alberi ma devono essere sempre guadagnati con il lavoro e il “saper fare”.
4. Decidi l’importo della paghetta e lasciagliela gestire in autonomia
È il modo giusto per capire che rapporto ha con il denaro e per fargli imparare il rapporto tra entrare ed uscite ed il valore del risparmio.
Intervieni solo raramente con dei consigli e degli spunti di riflessione. Osservali.
I miei figli hanno solo un anno di differenza ma ognuno ha un rapporto con il denaro completamente diverso rispetto al fratello, uno è già un risparmiatore ed amministra il gruzzolo con grande maestria per potersi concedere qualche sfizio più costoso ogni tanto.
L’altro dilapida con grande facilità le piccole somme e non avrebbe mai niente da parte.
5. Andate a comprare insieme
Fate la lista della spesa insieme, andate insieme a comprare in modo attivo dividendovi la lista e magari pagando anche in modo separato, lasciandogli contare i soldi e i resti, l’esperienza è la miglior maestra.
6. Proponi il progetto GRANDE! di BPER Banca alle maestre dei tuoi bambini.
GRANDE! è il progetto di BPER Banca dedicato alle scuole primarie, per insegnare ai bambini come funziona l’economia, si può richiedere gratuitamente il kit didattico composto dal gioco da tavolo “La valle di Parsimonia”, la guida per gli insegnanti e la possibilità di partecipare ad un concorso a premi per la classe. C’è anche il sito internet grande.bper.it dedicato alle famiglie con i cartoni animati ed altre curiosità ed informazioni sull’economia.
Noi abbiamo giocato insieme con il gioco da tavolo, ci siamo divertiti ed è stato molto istruttivo anche per me, il percorso permette di pescare le carte del “banco quiz” con tante domande e risposte interessanti del presente e della storia dell’economia, oppure di finire sulle caselle bianche dove si possono leggere delle altre curiosità, ad esempio: lo sapevi che le monete più antiche del mondo sono quelle cinesi, erano anche le più morbide perché fatte interamente di seta!
Questo post è offerto da BPER Banca.
5 validi motivi + 1 per autoprodurre cosmetici in casa
By Casa Organizzata in Controcorrente, ECO_bellezza, ECO_logica No Comments Tags: autoproduzione, cosmesi, cosmetici fai da te, Guest Post
Oggi ospito un guest post molto interessante, è scritto da Khadi di Sonobio… A modo mio che è diventata un’esperta di autoproduzione cosmetica (e non solo) e ce la racconta suo blog ormai da alcuni anni.
Ma perché cominciare questo cammino? Ecco 5 motivi + 1…
<< Da oltre sei anni autoproduco in casa quasi tutto quello che mi spalmo. Prima di iniziare a farlo, non avrei mai immaginato di riuscirci perché sono una che non ama darsi da fare in casa.
Non lo faccio apposta, ma non sono portata per fare la casalinga e lo so!
E’ che, per formazione, non ero preparata a trovarmi catapultata in questo ruolo e dover gestire una casa. Avrei potuto gestire uno studio tecnico, un cantiere, uno sportello comunale di edilizia privata o una classe universitaria, ma la casa e l’economia domestica non erano settori di mia competenza. Sono nata donna e questa cosa mi è sempre piaciuta, ma non avrei mai immaginato che poi nella vita sarei diventata moglie e madre e anche, per giunta, casalinga e quindi non mi sono formata per questo, non ho studiato e non ho mai pensato che fossero necessari degli stage, per esempio, a fianco di mia mamma o di una zia.
Invece poi, ad un certo punto della mia vita, sono cambiata ed ho deciso di vivere in un modo diverso. E quello che a me sembrava una stranezza, è tornato ad essere di colpo naturale, dolce e rilassante.
E l’autoproduzione fa parte di questo nuovo progetto di vita, proteso a ridurre gli sprechi, selezionare con criterio e consapevolezza ciò che ci si vuole spalmare addosso e ciò che si vuole evitare, selezionare cosa si vuole mangiare, sapere come si vuole vivere e cercare di conseguire lo stile di vita scelto a prescindere da condizionamenti sociali, bisogni indotti e false credenze metropolitane.
Nonostante la mia scelta, non mi ritengo una “fissata” dell’autoproduzione, né tantomeno un’integralista dell’ecobio, e quando trovo prodotti che ritengo validi e relativamente economici sostituisco volentieri una o due ore di lavoro (perché di lavoro pur sempre si tratta ed io, nonostante tutto, resto sempre un po’ allergica al lavoro manuale!) con un prodotto decente già fatto e confezionato e capisco perfettamente tutte quelle donne che, lavorando magari fuori casa, pur volendo, non riuscirebbero proprio a trovarlo il tempo per autoprodursi un deodorante o una crema.
Eppure, se nonostante la mia leggendaria pigrizia e le mie discutibili doti organizzative ho deciso di intraprendere questa strada è perché sono spinta da una forte motivazione, che posso riassumerti essenzialmente in cinque schematici punti oggettivi e uno molto più intimo, da psicanalisi fai da me pure quella.
1. Leggere le etichette dei cosmetici non è cosa facile e quindi la maggior parte della gente non sa cosa c’è davvero dentro i cosmetici che acquistiamo e ci spalmiamo addosso. Si parla di prodotti parben free, sless free, gluten free o alcool free, ma chi ha l’ardire di mettersi a consultare la letteratura di settore si accorge presto che queste diciture non sono altro che specchietti per le allodole e un modo come un altro per vendere di più.
Con un prodotto fatto in casa, invece, sappiamo esattamente cosa c’è dentro, perché lo decidiamo noi.
2. Da qualche anno a questa parte è finalmente possibile acquistare a basso prezzo anche nei supermercati ottimi prodotti, ma non sempre però questi prodotti bio in commercio fanno esattamente al caso nostro.
Il prodotto fatto in casa invece possiamo personalizzarlo secondo le nostre esigenze e i nostri gusti. Per esempio partendo da uno stesso semplicissimo preparato di base possiamo autoprodurre pomate di vario tipo, modificando solo l’aggiunta di un olio funzionale atto a trasformare il nostro preparato di base in una pomata cicatrizzante, antismagliature, anticellulite, lenitiva o antimacchia.
3. Autoproducendo un cosmetico in casa possiamo di calibrarlo quanto più possibile su di noi, evitando tutti gli ingredienti che possono dar fastidio alla nostra pelle (e magari non a quella di un altro) e inserendo quelli adatti alla nostra cute.
4. Non tutti sanno che i prodotti in commercio hanno comunque una scadenza che a volte parte dal momento in cui apriamo la confezione.
Quando la confezione non è palesemente sigillata però non sappiamo se qualcuno l’ha già aperta prima di noi, se ha subito sbalzi termici che ne hanno alterato le caratteristiche e ne hanno annullato l’efficacia etc.
5. Nonostante autoproduca la maggior parte dei cosmetici che uso e nonostante ne usi pochissimi rispetto a quanti se ne usano mediamente, mi ritrovo spesso con bustoni di flaconi in plastica vuoti, opportunamente lavati e disinfettati che non riesco a riciclare e che devo smaltire.
Non oso immaginare quanta plastica di scarto produca mediamente una famiglia, ma dobbiamo ricordare che la plastica non è biodegradabile e lo smaltimenti dei contenitori richiede ulteriore energia per riciclarli.
E se pensi che tutti questi motivi secondo te non sono sufficienti, capirai invece il motivo psicologico più o meno inconscio che viene a galla solo in intensi momenti di confidenze tra donne come questo: rendendomi conto di non essere all’altezza del mio compito di casalinga modello, cerco di compensare come posso creandomi in casa il mio piccolo laboratorio cosmetico per darmi un’alternativa che costituisca una scusa – valida solo ai miei occhi – per giustificare tutto il macello che c’è, i piatti non fatti, le montagne di panni non piegati ammassate sullo stendino e il disordine diffuso.
Almeno, proprio come una donna in carriera, posso sempre dire: e vabbè, ho da lavorare io, sono occupata, mica posso perder tempo a lavar piatti e spazzare a terra eh!
Ti garantisco però che ne vale davvero la pena! Fidati! >>
khadi
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Capelli perfetti e sani come dal parrucchiere: i segreti per taglio, piega e colore naturale
By Casa Organizzata in Controcorrente, ECO_bellezza, Post sponsorizzato 3 Comments Tags: bellezza, capelli, creaclip, Dyson, risparmiare, risparmiare tempo, risparmio, sponsor
Qui dentro ci metto un condensato di tutti i miei segreti per fare i capelli in casa da sole, però se sei una fissata del parrucchiere che ci va tutte le settimane questo articolo non fa per te.
Te lo dico subito e sinceramente: qui parlo di come si fa ad evitare il parrucchiere sempre o quasi ed è tutto dedicato a chi non ha tempo, voglia e soldi nel budget per quella voce.
Mensa scolastica non più obbligatoria: idee per la schiscetta di bambini e ragazzi
By Casa Organizzata in Controcorrente, ECO_genitori, Menu No Comments Tags: bambini, diritti, lunch box, mensa, pranzo, ragazzi, schiscetta, scuola
Sul web, e sui social in particolare, impazza la polemica per la sentenza della Corte d’Appello di Torino che ha accolto la richiesta di alcuni genitori perché i figli potessero usufruire del refettorio e l’assistenza durante il tempo mensa pur portando il cibo da casa e non usufruendo del servizio mensa comunale.
Richiesta accolta e diritto valido per tutti gli alunni e i genitori d’Italia dall’inizio di questo anno scolastico grazie all’avvocato Giorgio Vecchione che ha preso in carico questa battaglia vincendola per tutti i genitori.
Non si sa come reagiranno le scuole ma finalmente potremo scegliere se usufruire del pasto a pagamento oppure no. Le condizioni delle mense scolastiche sono spesso pessime nella qualità e nelle diete proposte e i costi per la mensa sono alti, soprattutto per chi ha più di un figlio, quindi ben venga la libera scelta.
Personalmente sono molto felice, la considero una grande vittoria e avrei voluto che venisse fuori anni fa.
Le scuole si devono organizzare ma anche noi i genitori che abbiamo deciso di usufruire della schiscetta portata da casa abbiamo bisogno di alcune idee per preparare e confezionare al meglio il cibo per i pargoli di tutte le età.
Sono qui a preparare questa summa come un blocco degli appunti per me e per te.
La prima cosa da scegliere è il contenitore giusto, a scuola non è possibile riporre il proprio cibo nel frigorifero come succede in ufficio, quindi il tutto deve essere refrigerato.
Questa Lunch Box Termica costa solo 8,50 (è scontata) su Amazon e contiene tranquillamente un box di plastica con il cibo, una mattonella refrigerante di quelle piccole e piatte e alcuni snack o frutta per la colazione nella parte laterale.
E’ compatta in modo da non occupare troppo spazio nelle cartelle già troppo piene.
In alternativa ho trovato la Lunch Box Buon Appetito di Giostyle che costa circa il doppio ma è rigida, ha dei colori più carini per i bambini (ed essendo in plastica può essere abbellita all’esterno con gli adesivi 😉 ) e ha anche un vassoio interno con le posate di plastica lavabile.
Lo spazio interno è simile ma l’ingombro in cartella è un po’ più grande.
Ci sarebbe anche la possibilità di acquistare una Lunch Box che si riscalda attaccandola alla presa elettrica ma ovviamente non va bene per i bambini più piccoli per la sicurezza, mentre i ragazzi difficilmente avranno a disposizione la presa elettrice quindi meglio optare per cibi freddi oppure per una schiscetta di quelle classiche che mantengono il caldo per circa 4 ore, come questa di acciaio inox con la borsa termica a corredo. Il costo cambia decisamente (siamo sui 30 euro) ma è una soluzione ottima.
Per refrigerare il cibo, nelle lunch box che non mantengono il calore, ci vogliono delle piastre piccoline o dei ghiaccini da tenere in freezer alla sera e avere belli freddi al mattino nel contenitore.
I ghiaccini come questo a 12 bolle sono leggeri e maneggevoli, si possono piegare a piacere e infilare anche in un piccolo spazio in un angolo della lunch box.
In alternativa si possono usare queste mini piastre rigide, tengono la temperatura per più tempo ma pesano un pochino di più.
Valuta pro e contro e decidi il tipo di refrigerante che va meglio per te, io non ho ancora deciso!
Dopo contenitore e ghiaccini è il momento di pensare a cosa metterci dentro.
Perfette insalatone miste, frittate, torte di verdure, insalate di riso e di pasta, frittelline fatte in forno e tante altre cose.
Per non finire mai le idee ci sono anche vari libri, tra i più belli ci sono Schiscetta Perfetta e Schiscetta Sfiziosa. Idee e ricette rapide per la pausa pranzo.
Libri diversi ma sono due libretti completamente diversi con ricette diverse, io li ho già messi nel mio carrello su Amazon.
Qui sul blog le ricette che vanno bene nella lunch box sono un bel po’, comincia da qui:
La torta di nocciole senza glutine
L’insalata caprese con la bufala
L’insalata di fagioli e cipollotti
Back To School: bando al perfezionismo e #rilassiamoci
By Casa Organizzata in Controcorrente, il metodo casa organizzata, Post sponsorizzato No Comments Tags: back to school, IKEA, organizzazione, relax, sponsor
Settembre è qui e tra il piacere dell’autunno, di rimettermi a cucinare per tutti, accendere di nuovo il forno per fare il pane e la focaccia e lo stress del back to school con il materiale scolastico da preparare, la routine con le levatacce mattutine e le code per portare a scuola i ragazzi.
Per me l’unico modo per affrontare questo periodo è rilassandomi e mettendo al bando il perfezionismo, in realtà lo faccio sempre.
Perché forse non ve l’ho mai detto ma anch’io e anche le case delle blogger più famose, quelle che hanno la casa sembra appena uscita da una rivista di arredamento, non sono perfette esattamente come la mia e come quelle di tutto il resto del mondo, solo che le foto sono fatte ad arte, nascondendo il casino.
Ho preparato un breve piano di riordino della casa che ne ha proprio bisogno dopo lo svaccamento estivo, sto riorganizzando il bagno di servizio e l’ingresso, per ognuno devo scegliere dei contenitori belli ma capienti per tutto quello che ha ancora bisogno di un posto.
Anche in cucina ho bisogno di contenitori, ma questa volta per la raccolta differenziata che tende facilmente a diventare disordinata con la sistemazione attuale.
L’ultimo step prima del rientro ufficiale sarà la preparazione di tutto il materiale scolastico, in modo che sia pronto per il primo giorno di scuola. Nient’altro.
Non vedo l’ora di ricominciare a mangiare tutti insieme e a cucinare accendendo il forno, con le mie focacce farcite, il pane e tutte le ricettine autunnali che adoriamo in famiglia
Ho messo a riposo il lievito madre nei mesi scorsi, l’ho seccato e l’ho riposto, adesso è il momento di riattivarlo per averlo pronto tra una settimana o due, quando il caldo lascerà il posto all’aria più frizzantina.
Per completare il mio piano di rientro ho deciso che mi rilasserò anche con il resto della famiglia, i bambini se non vogliono mangiare mangeranno al pasto successivo, se è rimasto qualche lavoro da fare in casa e sono troppo stanca lo farò solo dopo essermi presa un po’ di relax e del tempo per stare tutti insieme a parlare al tavolo o anche solo a giocare a Monopoli o fare gli origami con i tovaglioli di carta!
Ricapitolando, il mio mantra da adesso è: “abbassiamo gli standard impossibili e #rilassiamoci”, il tuo qual è?
Questo post è offerto da IKEA.
“Rilassiamoci” vuole avviare un dialogo sulle aspettative che rendono la nostra vita inutilmente piena di pretese. IKEA vuole aiutarti a dire “addio” allo stress e a dare il “benvenuto” al piacere di cucinare, mangiare e stare insieme. “Addio” alla prossima moda, “benvenuto” a tutto ciò che può renderti felice. “Addio” alla maniera “giusta” – “benvenuta” alla tua maniera.
La TV in famiglia: guardiamola tutti insieme
By Casa Organizzata in Controcorrente, L'angolo del risparmio, Post sponsorizzato No Comments Tags: canone TV, famiglia, sponsor, televisione, TV
TV in famiglia, tu da che parte stai?
C’è chi la televisione non ce l’ha più (ma poi la guarda un po’ online), c’è chi non può vivere senza e poi c’è chi la usa con moderazione ma non ha nessuna intenzione di bandirla.
Noi in famiglia amiamo guardare un bel gruppone di programmi, film e serie tv che ci permettono di unire svago, evasione e conoscenze.
Abbiamo stabilito alcune semplici regole di comportamento, che in breve tempo sono diventate abitudini positive, per rendere i programmi televisivi un arricchimento per grandi e piccoli.
Abbiamo fatto diventare la tv un accessorio intelligente con questi piccoli accorgimenti:
1. La TV può restare accesa solo per 2 ore al giorno e solo dopo aver portato a termine i compiti e altre incombenze programmate.
2. Finché i piccoli non vanno a dormire sono banditi tutti (TUTTI) i programmi violenti o non adatti alla loro età, le serie che piacciono a me le posso guardare anch’io solo dopo le 21,00 (ora in cui i miei figli dormono già profondamente).
3. Si da la precedenza ai canali che trasmettono documentari e serie istruttive sugli animali, la storia, le scienze, ecc. ecc.
I miei figli hanno imparato da noi e adorano guardare questo tipo di programmi e queste conoscenze diventano parte del loro bagaglio culturale senza problemi di noia o mnemonici e loro se le spendono anche a scuola, insieme a quelle che apprendono dai libri.
La TV ha un grande potere educativo e di insegnamento se viene usata bene.
4. I bambini non guardano la tv all’ora di cena e prima di andare a dormire, nel momento prima della nanna sono permessi solo libri o attività molto tranquille.
5. La maggior parte del tempo in cui è accesa la guardiamo insieme e parliamo di quello che scorre sullo schermo, ogni domanda è ben accetta.
Sia chiaro: non mi strappo i capelli sa per mezzora devo lasciarli davanti alla TV da soli per andare a lavare i piatti, anzi in quei momenti meno male che c’è, però mi assicuro che la regola numero 2 sia sempre rispettata.
Trovate le regole per godere della televisione, tutti insieme e nel modo giusto, c’è la questione non banale, della scelta del servizio giusto per la nostra famiglia. Noi ci siamo orientati su servizio di online streaming, per poter godere dei contenuti dove e quando vogliamo in tutta libertà, senza doverci necessità di avere un apparecchio TV, un’antenna satellitare o un decoder. Dopo aver vagliato più offerte, ci ha convinto Premium Online: con l’offerta “Serie TV + Cinema + Infinity” abbiamo accesso a tanti canali in live streaming oltre a 8000 contenuti tra serie tv, film, cartoni animati e tanto altro ancora. Il tutto con un costo mensile che è pari ad una pizza più bibita!
Ora ti spiego come funziona. Per vedere Premium Online è sufficiente avere una connessione Internet e un dispositivo abilitato (pc, Mac, tablet, smartphone, smart TV, console di gaming…). Ti assicuro che è facilissimo, ti abboni, metti il tuo codice e puoi connettere fino a 5 dispositivi.
Ora che abbiamo Premium Online ci stiamo divertendo a scoprire nuove serie tv e stiamo facendo una scorpacciata di film prima visione quando i piccoli sono a nanna.
Io mi sto appassionando ad una nuova serie che si chiama Mr. Robot su un esperto di sicurezza che ha una doppia vita da hacker mi rilasso con i sempreverdi nerd di The Big Bang Theory (su Premium Online è alla stagione 9 in contemporanea USA). Insieme ai bambini ci guardiamo anche documentari ultra interessanti come “La guerra degli scoiattoli”. E se sono i piccoli a scegliere, spazio ai film di animazione e ai cartoni animati.
Insomma, Premium Online ha accontentato tutti!
Questo post è offerto da Premium Online.
SPAGHETTI DI zucchine: VANTAGGI, CONSIGLI E ricette
By Casa Organizzata in Controcorrente, ECO_logica, Menu 1 Comment Tags: carote, frutta, idee, primi, spaghetti, vegan, vegani, vegetariani, verdura, verdure, zucchine
Oggi ho voluto sperimentare un po’ e visto che i miei figli mi fanno ancora storie a mangiare le verdure ho preparato gli spaghetti di zucchine al ragù.
Vivere senza accendere il ferro da stiro si può!
By Casa Organizzata in Controcorrente, Varie 10 Comments Tags: ecologia, ecomamme, economia, risparmiare, stirare, tempo
Merende fatte in casa o merende industriali? Bando ai falsi miti alimentari
By Casa Organizzata in Controcorrente, ECO_logica, Post sponsorizzato, Varie No Comments Tags: bambini, cibo, famiglia, merenda, sponsor
Oggi scrivo di un argomento spinoso: la merenda di bambini e ragazzi, ma anche di noi grandi, perché no?
Non ti starò a raccontare che tutte le merendine industriali sono sane come quelle che facciamo in casa e non ti racconto neppure che qui, a casa mia, si mangiano solo spuntini fatti in casa perché questa non è la verità.
La verità sui prodotti industriali non è tutta negativa e io, sinceramente, non ce la faccio a preparare solo merende fatte da me con prodotti naturali e perfettamente bilanciati.
Qualche volta non ho il tempo, qualche volta non ne ho voglia (e credo che sia sacrosanto non averne, credo di essermi meritata questo diritto) e qualche volta i miei bambini non vogliono rinunciare a spuntini golosi e industriali e neppure io (anch’io sono golosa e amo alcuni prodotti particolari, proprio come loro).
Il punto è che per evitare di mangiare vere e proprie schifezze, sia usando degli ingredienti sbagliati quando cucino io, sia scegliendo i prodotti sbagliati al supermercato, ho imparato a non credere ciecamente a quello che leggo e ho anche imparato a leggere molto bene le etichette ma senza credere a tutto quello che viene scritto online (ma anche offline) senza prima verificare che sia la realtà.
Dal punto di vista strettamente tecnico la mia formazione medico-scientifica mi viene in auto, in genere riesco a valutare quali sono le “fissazioni” del momento, quelle notizie sensazionali che vengono diffuse dappertutto ma che hanno pochi fondamenti di verità. Se tu non hai conoscenze di medicina e alimentazione puoi comunque imparare a riconoscere i falsi miti alimentari: in genere tutto quello che viene dipinto come bianco o nero, senza mezze misure, non è la verità.
L’alternativa è affidarsi ad esperti in campo alimentare, nutrizionisti, pediatri, medici di varie discipline possono aiutarci a fare chiarezza anche se non sempre gli esperti condividono tutte le teorie e queste possono cambiare man mano che passa il tempo e che arrivano nuovi studi più aggiornati e approfonditi, quindi bisogna verificare sempre tutto personalmente.
Il nostro dovere di mamme è anche tenerci aggiornate per capire cosa è meglio scegliere, ma senza lasciarci prendere dal catastrofismo alimentare.
Tu come gestisci merende e spuntini in famiglia?
Sei un’integralista delle merende fatte in casa, sei una appassionata di prodotti veloci e già pronti, oppure una via di mezzo che fa attenzione quando cucina e legge le etichette quando compra, ma senza estremismi come me?
Questo post è offerto da A.I.D.E.P.I l’associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, ne fanno parte alcune aziende che si impegnano per una buona cultura del cibo e una corretta informazione alimentare.
Fanno parte del progetto il blog Ore17 e l’Operazione Falsi Miti.
