Oggi ho voluto sperimentare un po’ e visto che i miei figli mi fanno ancora storie a mangiare le verdure ho preparato gli spaghetti di zucchine al ragù.
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Oggi ho voluto sperimentare un po’ e visto che i miei figli mi fanno ancora storie a mangiare le verdure ho preparato gli spaghetti di zucchine al ragù.
By Casa Organizzata in ECO_logica, Menu 6 Comments Tags: dolci, impasti, impasto, pasta, pasta frolla, ricette, ricette veloci, yogurt
La pasta frolla è fantastica, io la adoro ma è un po’ grassa e calorica con tutto il burro che contiene.
La mia ricetta alternativa è di eliminare il burro e usare lo yogurt, in questo modo le calorie e i grassi saturi vengono ridotti quasi a zero e quindi via libera con torte e dolcetti fatti in casa.
Facilissima da preparare si può impastare in anticipo e conservare il frigorifero, dentro alla pellicola trasparente, per 48 ore. Oppure si conserva in freezer fino a due mesi e si scongela in frigorifero qualche ora prima di usarla. In questo modo è sempre pronta.
Ora ti spiego come si fa questa genialata:
– 500 gr di farina a piacere
– 250 gr di zucchero
– 250 grammi di yogurt bianco
– 1 bustina di lievito vanigliato
– 2 uova
– buccia di limone grattugiata (solo la parte gialla)
In una ciotola capiente amalgama l’uovo e lo zucchero con le fruste a mano, aggiungi lo yogurt e miscela ancora.
Quando il tutto è bel amalgamato e spumoso aggiungi la farina con il lievito e le zeste di limone grattugiate fini. Rovescia sul tavolo e impasta velocemente fino a formare una palla soda e omogenea. Poi metti l’impasto dentro la pellicola da cucina e lasciala in frigorifero per almeno mezz’ora (se la lasci più tempo è meglio) perché dovrà essere molto fredda prima di poterla stendere. Se hai proprio poco tempo lasciala un po’ in freezer per farla raffreddare meglio.
Adesso crostate e biscotti per tutti, anche chi è a dieta stretta!
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Le uova sono buone e fanno bene, contengono tante vitamine e biodisponibili e sono tra le fonti proteiche migliori.
E’ ormai sfatato il mito che troppe uova facciano male, nelle persone sane non danno problemi di nessun genere ma è importante che siano uova fresche e genuine, purtroppo in molti casi viene prima il profitto della qualità e quindi bisogna imparare a sceglierle molto bene quando siamo nei negozi o al supermercato.
Per prima cosa è importante fare attenzione alla confezione: meglio scegliere quelle di cartone per due motivi, prima di tutto non c’è il rischio che si formi della condensa all’interno che rovina la qualità delle uova, in seconda battuta sono più ecologici e possono essere riutilizzati in tanti modi divertenti, ad esempio per creare un piccolo set per il cucito o tante altre cose utili e divertenti.
La seconda cosa da controllare è la freschezza delle uova, con la data di scadenza insieme alla data di deposizione, le uova invecchiano molto velocemente e già dopo soli 9 giorni dalla deposizione tanti nutrienti utili al nostro organismo se ne sono andati. Meglio scegliere le uova che sono state deposte da pochi giorni e sono indicate con la categoria A extra. Se le uova hanno già 20-25 giorni (calcolati dalla data di deposizione) è meglio non consumarle crude o poco cotte.
Per legge sulle uova, proprio sopra il guscio, viene impresso un codice alfanumerico e invece di leggere quello che è scritto a caratteri cubitali sulle confezioni e meglio imparare cosa ci racconta questo codice che non mente mai (salvo nei casi di frodi alimentari, ma quella è un’altra storia).
Ecco un esempio di questo codice: 0 IT 124 GE 004
Il primo numero del codice indica il tipo di allevamento:
– 0 corrisponde ad un allevamento biologico, dove le galline sono allevate all’aperto e sono nutrite solo con mangimi biologici e senza l’aggiunta di medicinali o sostanze artificiali.
– 1 corrisponde ad allevamento all’aperto ma senza attenzione a mangimi biologici e sostanze artificiali.
– 2 corrisponde ad allevamenti “a terra” che però vengono fatti in capannoni illuminati artificialmente, nessuna attenzione al mangime e con spazi limitati.
– 3 corrisponde ad allevamenti in gabbia, dove le galline vengono tenute in gabbie anguste e spesso vengono usate pratiche violente perché non possano ferirsi tra loro con artigli e becchi. Ovviamente queste uova sono anche quelle meno ricche di nutrienti perché le condizioni di allevamento sono fondamentali non solo per la salute e il benessere delle galline ma anche per la nostra.
Inutile che ti dica che le uova che prendo in considerazione sono quelle con il numero 0 oppure 1, purtroppo al supermercato le uova con il codice 0 sono molto difficili da trovare e non sempre riesco a passare dal negozio specializzato, ma evito rigorosamente le uova con il codice 2 e 3…
La seconda parte del codice alfanumerico ci dice da dove arrivano le galline, quindi IT per l’Italia.
Subito dopo si trovano 3 numeri che indicano il codice Istat del comune di produzione e ancora dopo c’è il codice della provincia di produzione.
L’ultima cifra composta ancora da 3 numeri indica il codice univoco dell’allevamento di provenienza.
Se hai comprato delle uova ma non sei sicura che siano fresche c’è un trucco che usavano le nonne per scoprirlo: metti in un recipiente un litro di acqua salata (con un cucchiaio di sale) a temperatura ambiente. Fai sciogliere il sale e metti nell’acqua l’uovo.
Se va a fondo vuol dire che è freschissimo, più invecchia e più tende a venire a galla, se affiora in superficie ci sono ottime probabilità che non sia più commestibile.
Questo trucco ha ovviamente anche una base scientifica, l’uovo vecchio resta a galla perché la camera d’aria che contiene aumenta man mano che il tempo passa rendendolo più leggero dell’acqua salata.
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C‘è un tipo di pasta che è perfetta come base per torte salate e anche dolci in alcuni casi (basta ridurre la quantità di sale e aggiungere un pochino di zucchero) è la pasta Brisée tipica della cucina francese ma incredibilmente facile da preparare.
La ricetta originale si fa con burro, farina, acqua fredda frizzante (molto fredda) e un pizzico di sale.
La mia versione al posto del burro prevede l’olio extravergine d’oliva e se la voglio fare più gustosa sostituisco il vino bianco secco meglio se frizzantino tipo prosecco o spumante (sempre molto freddo) all’acqua.
La preparazione richiede meno dei cinque minuti che ho dichiarato nel titolo e se hai voglia di imparare una preparazione di base utile per tante preparazioni ecco qui i miei segreti per una pasta Brisée perfetta anche senza burro:
1. prima di tutto le dosi, ogni 250 grammi di farina ci vogliono 5 cucchiai di olio extravergine e mezzo bicchiere di acqua (o vino) e un pizzico di sale. Se invece vuoi fare una pasta dolce metti solo mezzo pizzico di sale più due cucchiaini di zucchero.
2. i liquidi devono essere molto freddi, meglio se metti l’acqua (o il vino) e l’olio per una decina di minuti nel freezer prima di metterti a preparare la pasta.
3. In una ciotola capiente metti prima la farina e il sale e mescola bene, poi aggiungi l’olio e miscela ancora finché l’impasto comincia ad agglomerarsi e sembra “sbriciolato” e solo a quel punto è il momento di aggiungere l’acqua (o il vino) piano piano, un cucchiaio per volta, finché non si forma un bell’impasto liscio e sodo. Impasta molto brevemente poi metti la palla in frigo, ben coperta con la pellicola, per 30-40 minuti prima di stenderla.
Io ci faccio un sacco di cose compresa la torta di zucchine che vedi qui sotto. Buona buona.
By Casa Organizzata in ECO_genitori, ECO_logica, Post sponsorizzato No Comments Tags: acari, acari della polvere, allergie, aspirapolvere, divano, Dyson, elettrodomestici, imbottiti, materasso, Parassiti, sponsor, tappeti
Oggi ti parlo di acari, quei microscopici parassiti che si annidano in ogni dove nelle nostre case!
L’idea comune è che siano soprattutto nella polvere visibile, quella che si vede sui mobili e sui pavimenti, essendo visibile sembra facile eliminarla, si passa l’aspirapolvere o lo straccetto umido e poi via a lavare con i detersivi più aggressivi che conosciamo, così abbiamo l’idea che sia tutto “sterilizzato” e invece ci sbagliamo clamorosamente.
Togliere la polvere visibile va bene, disinfettare va bene ma meglio non esagerare, il problema è che gli acari si annidano soprattutto nei posti che noi amiamo di più e su cui ci stendiamo voluttuosamente: sugli splendidi tappeti, nei materassi, nei cuscini e nei morbidissimi divani su cui guardiamo la TV appisolandoci frequentemente (e non dirmi che non ti capita di appisolarti ripetutamente sul divano perché lo so che succede anche a te…).
Ma torniamo ai nostri acari, quei tremendi esserini si nascondono proprio dentro gli imbottiti e si nutrono delle scorie della nostra pelle (orrore massimo). Gli esperti dicono che in ogni materasso se ne possono annidare 2,2 milioni e ognuno di essi produce fino a venti escrementi al giorno.
Ed è proprio nella “cacca” degli acari che si annida il pericolo più grande (se non bastasse già lo schifo che ci assale a leggere queste cose): la cacca di acaro contiene una proteina che può farci venire delle importanti reazioni allergiche , le reazioni più frequenti sono asma, eczema e rinite allergica e ovviamente i più sensibili sono i bambini.
Sai quanti siamo in Italia ad essere allergici agli acari? I soliti esperti dicono che siamo 12 milioni e il peggioramento della sintomatologia è spesso collegata al contatto con il letto anche se non ce ne rendiamo conto e ci sembra assurdo passare l’aspirapolvere proprio sui materassi…
Insomma, tutto questo cappello introduttivo per raccontarti che ho provato il nuovissimo aspirapolvere cordless Dyson che è proprio nato per aspirare polvere e allergeni dai materassi, dagli imbottiti e dai tappeti.
Quando è arrivata la scatola la prima cosa che ho penato è che è proprio piccolo e leggero, per me che ho poco spazio e odio faticare con gli elettrodomestici a traino pesanti e ingombranti è perfetto questo V6 Mattress.
Dentro la scatola è tutto piccolo e compatto, gli accessori sono quelli che servono, niente di più e niente di meno: la mini-turbo spazzola, quella con le setole verdi, quella specifica per eliminare gli acari dagli imbottiti e due altre bocchette.
La cosa più importante è quella che non si vede: il Filtro aggiuntivo post motore che le particelle piccole fino a 0.3 micron come muffa, batteri, polline e fumo, il risultato è che gli aspirapolvere Dyson emettono aria più pulita di quella che respiriamo, niente a che vedere con gli aspirapolvere classici che sparano fuori sul retro oltre all’aria anche un sacco di particelle nocive, in pratica noi aspiriamo dal davanti e loro che le sparano dappertutto con l’aria emessa sul retro e rilasciano anche una gran puzza. Questo con Dyson non succede, niente puzza e niente porcherie escono più fuori.
Insomma, non stavo più nella pelle e cinque minuti dopo averla aperta mi sono messa a fare una prova sul campo: ho aspirato il lettino di mio figlio grande, tra l’altro lui ha un materasso nuovo comprato da pochi mesi..
Qui sotto puoi vedere quello che ho trovato dopo pochi minuti di aspirazione. Immediatamente dopo ho passato completamente il materasso semi-nuovo, poi mi sono messa ad aspirare quello di mio figlio piccolo e anche il mio matrimoniale e ho già messo in programma di rifarlo spesso, almeno una volta al mese ma aumentando la frequenza in estate e in autunno quando gli acari sono di più (anche questa cosa l’ho scoperta grazie agli esperti e mannaggia agli acari!).
C’è un’altra cosa che ho scoperto grazie agli studi degli esperti e che mi inquieta anche più degli acari: gli scienziati giapponesi hanno fatto delle ricerche specifiche sui materassi e hanno rilevato che più del 90% dei letti contiene acari ma soprattutto che più del 50% dei materassi presenta tracce di insetti come Psocoptera (che sarebbero quelli chiamati “pulci o pidocchi dei libri”), insetti della farina, bachi da seta, tarlo del tabacco, scarafaggio tedesco e scarafaggio americano.
Non credo che siamo a quei livelli qui a casa, però ho capito l’antifona, finché non impariamo a dormire su una tavola di legno bisogna aspirare tutti gli imbottiti con cura.
By Casa Organizzata in ECO_bellezza, ECO_logica, L'angolo del risparmio No Comments Tags: capelli, creaclip, estate, mare, olio di cocco, parrucchiere, rimedi naturali, salsedine, sole, spiaggia
Il sole è caldissimo in tutta Italia e molti fortunati stanno già rinfrescandosi al mare, io che al mare ci sto tutto l’anno ho una mia ricetta per difendere i capelli dai raggi del sole e dalla salsedine.
Spesso parlo di capelli, sono sempre alla ricerca di rimedi naturali per curarli nel modo giusto e proteggerli dalle aggressioni estive fa parte proprio di questa rosa di idee che ho sviluppato nel corso degli anni.
In realtà è molto semplice quello che faccio e va bene su capelli lunghi come i miei ma anche sui capelli più corti di tutti i tipi.
Ecco cosa ti serve per proteggere i capelli al mare come faccio io: olio di cocco + elastico morbido.
La prima cosa da acquistare è l’olio di cocco, va bene quello classico e puro che si può trovare anche per uso alimentare ma io prediligo quello con al Monoi Thiarè di Tea Natura. Proprio questa marca specifica perché è l’unico che non contiene additivi e ha il profumo naturale del fiore Gardenia che è stupendo.
Prima di andare al mare passo un filo di olio di cocco sui capelli, su tutta la lunghezza ma soprattutto sulle punte, poi chi li ha corti li può lasciare così con l’olio tipo gel, io che li ho lunghi li raccolgo con uno chignon basso fatto con un elastico morbido e sono pronta.
L’elastico morbido, come quello che vedi qui nella foto sotto, è fondamentale per evitare di stressare e spessare i capelli ma mi permette di rimanere ben pettinata anche se faccio il bagno in mare e anche se metto la testa sott’acqua.
Alla sera mi basta sciogliergli, dare una passata di shampoo minima e veloce per avere i capelli morbidi e curati. In genere li lascio asciugare all’aria, senza phon. Visto che fa tanto caldo asciugano in un attimo anche se sono lunghi e riesco a ridurre per i mesi estivi anche quella fonte di stress.
Per completare le mie cure estive ai capelli quando arriva settembre li taglio, spuntandoli da sola di almeno 5 centimetri, con una apparecchietto che ho costruito in casa con 1 euro di spesa e che imita il Creaclip, eccolo qui sotto nell’ultima foto.
Prima o poi faccio un video e un post per raccontarti cosa ho usato al post del Creaclip originale e come ormai non spendo più neppure un centesimo dal parrucchiere anche se ho i capelli sempre a posto 😉
By Casa Organizzata in Controcorrente, ECO_logica, Post sponsorizzato, Varie No Comments Tags: bambini, cibo, famiglia, merenda, sponsor
Oggi scrivo di un argomento spinoso: la merenda di bambini e ragazzi, ma anche di noi grandi, perché no?
Non ti starò a raccontare che tutte le merendine industriali sono sane come quelle che facciamo in casa e non ti racconto neppure che qui, a casa mia, si mangiano solo spuntini fatti in casa perché questa non è la verità.
La verità sui prodotti industriali non è tutta negativa e io, sinceramente, non ce la faccio a preparare solo merende fatte da me con prodotti naturali e perfettamente bilanciati.
Qualche volta non ho il tempo, qualche volta non ne ho voglia (e credo che sia sacrosanto non averne, credo di essermi meritata questo diritto) e qualche volta i miei bambini non vogliono rinunciare a spuntini golosi e industriali e neppure io (anch’io sono golosa e amo alcuni prodotti particolari, proprio come loro).
Il punto è che per evitare di mangiare vere e proprie schifezze, sia usando degli ingredienti sbagliati quando cucino io, sia scegliendo i prodotti sbagliati al supermercato, ho imparato a non credere ciecamente a quello che leggo e ho anche imparato a leggere molto bene le etichette ma senza credere a tutto quello che viene scritto online (ma anche offline) senza prima verificare che sia la realtà.
Dal punto di vista strettamente tecnico la mia formazione medico-scientifica mi viene in auto, in genere riesco a valutare quali sono le “fissazioni” del momento, quelle notizie sensazionali che vengono diffuse dappertutto ma che hanno pochi fondamenti di verità. Se tu non hai conoscenze di medicina e alimentazione puoi comunque imparare a riconoscere i falsi miti alimentari: in genere tutto quello che viene dipinto come bianco o nero, senza mezze misure, non è la verità.
L’alternativa è affidarsi ad esperti in campo alimentare, nutrizionisti, pediatri, medici di varie discipline possono aiutarci a fare chiarezza anche se non sempre gli esperti condividono tutte le teorie e queste possono cambiare man mano che passa il tempo e che arrivano nuovi studi più aggiornati e approfonditi, quindi bisogna verificare sempre tutto personalmente.
Il nostro dovere di mamme è anche tenerci aggiornate per capire cosa è meglio scegliere, ma senza lasciarci prendere dal catastrofismo alimentare.
Tu come gestisci merende e spuntini in famiglia?
Sei un’integralista delle merende fatte in casa, sei una appassionata di prodotti veloci e già pronti, oppure una via di mezzo che fa attenzione quando cucina e legge le etichette quando compra, ma senza estremismi come me?
Questo post è offerto da A.I.D.E.P.I l’associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, ne fanno parte alcune aziende che si impegnano per una buona cultura del cibo e una corretta informazione alimentare.
Fanno parte del progetto il blog Ore17 e l’Operazione Falsi Miti.
By Casa Organizzata in ECO_bellezza, ECO_logica, L'angolo del risparmio No Comments Tags: bellezza, caldo, circolazione, estate, geranio, oli essenziali, pediluvio, piedi, piedi gonfi, rimedi naturali, salute
Con questo caldo i piedi soffrono, la circolazione fatica un bel po’ e qualche volta mi ritrovo a fine giornata ad averli gonfi e molto accaldati, succede anche a te?
Il primo rimedio, quello che vorremmo avere tutti a disposizione è il mare, tenere i piedi a mollo sulla battigia e magari camminare avanti e indietro sulla sabbia fine dove si infrange l’onda è un vero toccasana.
Anche io, che al mare ci vivo, non sempre ho la possibilità di fare questa “cura” ai miei piedi però ci vado appena posso, quel massaggio dell’acqua salata non ha eguali.
Se per caso sei in vacanza con la famiglia in campagna o in montagna puoi comunque trovare dei ruscelli da usare allo stesso scopo, togliere calze e scarponi per un momento e mettere i piedi sotto l’acqua freschissima aiuta eccome, ed è anche divertente.
Se invece sei in città o non hai tempo di bagnarti i piedini all’aperto ti racconto il mio rimedio d’emergenza, protagonisti: acqua fresca, sale marino integrale e olio essenziale di Geranio.
Verso nel bidet o in una bacinella 4-5 litri di acqua fresca, più fredda è meglio è ma senza sentire fastidio, di solito l’ideale sono 10-15 gradi centigradi per un effetto di sollievo immediato.
Poi aggiungo due cucchiai di sale marino integrale su cui ho versato 10-15 gocce di olio essenziale di Geranio, meglio usare il sale fino così si scioglie anche con l’acqua fredda.
Infilo i piedi nell’acqua e resto così anche 15-20 minuti se ho il tempo.
La sensazione immediata è di essere di nuovo fresca e leggera, una vera e propria gioia che condisco con un libro o una rivista da leggermi in silenzio, se serve chiudo addirittura la porta a chiave per potermi godere la mia coccola quotidiana.
Mentre io mi rilasso e sento i piedi nuovamente freschi il sale integrale e l’olio essenziale di Geranio fanno il loro lavoro sulla circolazione, la fanno ripartire e rinforzano le mie povere pareti venose.
By Casa Organizzata in ECO_genitori, ECO_logica, Post sponsorizzato No Comments Tags: avanzi, sponsor, spreco
Ma lo sai che lo spreco di cibo ci fa buttare ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo?
Questi sono i numeri incredibili che riguardano lo spreco alimentare mondiale, la cosa ancora più incredibile è che di questa montagna in Europa ben il 42% dello spreco avviene nelle nostre case, il 39% nella produzione e solo il 5% tra distribuzione e vendita.
Quindi abbiamo la facoltà di ridurre sensibilmente lo spreco migliorando la gestione del cibo direttamente in famiglia, nel nostro piccolo possiamo fare tanto!
Vediamo cosa possiamo fare praticamente, 11 consigli facili per sprecare meno e risparmiare di più:
1. Compra solo il necessario
Lo so che le offerte dei supermercati, 3×2 e affini, sono allettanti ma se non hai una famiglia extra large spesso ti inducono a comprare più del necessario e lo spreco è probabile perché prima di poter consumare tutto arriva la scadenza.
Non lasciarti abbindolare e compra solo quello che sei sicuro di consumare in tempi ragionevoli.
2. Prepara accuratamente (e sempre) una lista della spesa
La lista della spesa, insieme al consiglio di non andare a fare la spesa quando sono affamata, è uno dei consigli a cui non rinuncio mai. Addirittura ho preparato una lista della spesa “ragionata” che stampo e compilo ogni settimana e l’ho anche messa a disposizione qui sul blog, la puoi scaricare da questo post e poi mettiti ad usarla regolarmente anche tu.
3. Pianifica i pasti della settimana in anticipo
Insieme alla lista della spesa da scaricare e stampare del punto precedente io uso sempre il planning per pianificare menu settimanali di famiglia, anche questa cosina utile la puoi scaricare qui gratis e poi usarla per evitare gli sprechi ma anche il panico dell’ultimo minuto, quando tutti stanno tornando a casa e tu non ha nessuna idea di cosa preparare per cena…
4. Tieni sotto controllo le date di scadenza
Ecco qui un altro planning che più utile non si può, quello che ho preparato per organizzare il freezer e tenere sotto controllo le date i scadenza di tutto quello che contiene, ovviamente si può usare uguale identico anche per il frigorifero e la dispensa.
Lo puoi scaricare qui e poi compilarlo religiosamente ed appuntarlo sulla porta del frigorifero, così non scapperà più una scadenza per nessun motivo e sarà anche più facile preparare i menu settimanali usando per prime le cose più datate.
5. Conserva ogni cibo nel modo giusto
C’è quello che deve essere conservato in dispensa fino all’apertura e poi riposto in frigo, quello che può restare in dispensa ben chiuso anche dopo l’apertura e poi quello che deve andare immediatamente in rigo ed essere consumato in tempi brevi.
Impariamo a conoscere le caratteristiche di quello che compriamo e facciamone tesoro, per tutti i dubbi le modalità di stoccaggio e conservazione sono scritte sulle etichette, anche loro da leggere, seguire e tenere a mente.
6. Impara a mettere gli alimenti nel frigorifero nel modo giusto e alla giusta temperatura
Anche il frigorifero ha un suo ordine ben preciso e non tutti sono uguali, quindi istruzioni alla mano impariamo qual è il ripiano adatto per ogni cosa e quali sono le temperature di riferimento, in questo modo non possiamo più sbagliare.
Occhio anche a tenere ben separati i cibi cotti da quelli crudi e di tenere la temperatura del frigorifero mai superiore ai 4-5 gradi, se in estate ho dubbi sui gradi effettivi raggiunti all’interno faccio tesoro del termometro apposito, in questo modo so sempre che è tutto ok.
7. Congela quello che non riesci a consumare subito
Alimenti surgelati e congelazione casalinga possono salvarti dallo spreco, lo sapevi? Persino un’azienda come Findus sta promuovendo la campagna iFREEZE per cercare di limitare questo spreco parlando sia della surgelazione industriale che della congelazione domestica all’Expo.
I dati oggetivi dello spreco in Italia sono questi:
Facciamo buon uso della congelazione e dei cibi surgelati e se hai bisogno di consigli ne ho scritti un bel po’ in questi articoli.
8. Impara le ricette che ti permettono di riutilizzare avanzi e scarti
Negli ultimi anni sono usciti un sacco di blog e di libri che insegnano a riutilizzare scarti e avanzi, né più né meno di come facevano le nostre nonne che erano molto più accorte di noi e non sprecavano niente.
Ti lascio qui sotto una selezione dei libri a tema che preferisco.
9. Controlla e pulisci regolarmente la dispensa per evitare infestazioni di insetti
Formiche, farfalline, vermetti e insetti vari possono infestare la dispensa!
L’unico modo per evitarli è imparare a conservare nel modo giusto e controllare e pulire regolarmente i ripiani.
10. Controlla e pulisci regolarmente il frigorifero per evitare la contaminazione di muffe e batteri
Idem per il frigorifero, anzi è ancora più importante non lasciare cibi in cattivo stato di conservazione ma eliminarli immediatamente e pulire regolarmente con acqua, aceto e oli essenziali antibatterici (perfetto il limone) pareti, ripiani e guarnizioni.
11. Se mangi fuori porta a casa gli avanzi
Ristorante, paninoteca ma anche il bar, quando andiamo a mangiare fuori ricordiamo di chiedere sempre un sacchettino per portare a casa gli avanzi, quella che si chiama comunemente “doggy bag” è un piccolo passo per evitare gli sprechi.
Io porto via anche le bottiglie non terminate, buttare le bevande è sempre uno spreco da evitare.
Lo sai che puoi fare in casa il pesto fresco, congelarlo e poi averlo pronto e perfetto come appena fatto tutto l’anno? Scopri come QUI=> https://www.casaorganizzata.com/2014/04/come-congelare-il-pesto-fatto-in-casa-per-averlo-sempre-pronto/Findus. Il Sapore della Vita e Your Brand Camp stanno promuovendo una campagna a favore dei cibi surgelati e congelati (in casa) che si chiama #iFREEZEPerchè? Per educare le famiglie a limitare lo spreco di cibo, in un anno 450 euro per famiglia se ne vanno in fumo in questo modo ma il risparmio possibile con surgelazione/congelazione è addirittura del 47% che sono 210 eurini.
Posted by Casa Organizzata on Mercoledì 8 luglio 2015